Chi ha diritto al bonus elettrico per disagio economico o fisico?

Il cosiddetto “bonus elettrico” è un’agevolazione economica, prevista dalla legge e resa operativa dall’Autorità per l’Energia (Arera) con la collaborazione dei Comuni, che garantisce una riduzione della spesa per l’energia elettrica ai clienti in condizioni di disagio economico, di disagio fisico e alle famiglie numerose. Per le forniture di energia elettrica esistono due tipologie di bonus sociale: il Bonus sociale per disagio economico e quello per disagio fisico (gravi condizioni di salute). A chi ha diritto al bonus per disagio economico a partire dal 2021, il riconoscimento in bolletta avverrà automaticamente, senza necessità di presentare una specifica domanda al Comune o all’ente da esso designato.

Chi ha diritto al bonus elettrico?

Hanno diritto al bonus per disagio economico i clienti domestici che appartengono:

  • a un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 8.265 euro;
  • a un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro;
  • a un nucleo familiare titolare di reddito di cittadinanza o di pensione di cittadinanza.

Gli stessi requisiti danno diritto ad accedere anche al bonus gas e al bonus acqua.

Hanno diritto al bonus per disagio fisico tutti i clienti domestici titolari di un contratto di fornitura che devono utilizzare, per sé o per un malato grave che vive nella medesima abitazione, macchine elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita.

Come si richiede il bonus per disagio economico?

Dal 1° gennaio 2021 gli interessati non devono più presentare la domanda per ottenere i bonus per disagio economico presso i Comuni o i CAF. A chi ha diritto al bonus per disagio economico a partire dal 2021, il riconoscimento in bolletta avverrà automaticamente, senza necessità di presentare una specifica domanda al Comune o all’ente da esso designato.

Come previsto dal decreto legge 26 ottobre 2019 n. 124, convertito con modificazioni dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157, sarà in pratica sufficiente che ogni anno, a partire dal 2021, il cittadino/nucleo familiare presenti la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere l’attestazione ISEE utile per le differenti prestazioni sociali agevolate (es.: assegno di maternità, mensa scolastica, bonus bebè ecc.).

La Dichiarazione Sostitutiva Unica presentata per accedere alle prestazioni sociali agevolate (mensa scolastica, assegno di maternità, bonus bebè, ecc.), consentirà anche l’accesso automatico al bonus sociale per disagio economico, qualora ne sussistano le condizioni.

Se il nucleo familiare rientrerà in una delle tre condizioni di disagio economico che danno diritto al bonus,  l’INPS invierà i suoi dati (nel rispetto della normativa sulla privacy e delle disposizioni che l’Autorità stà definendo in materia riconoscimento automatico dei bonus sociali per disagio economico) al SII*, che incrocierà i dati ricevuti con quelli relativi alle forniture di elettricità, gas e acqua, permettendo di erogare automaticamente i bonus agli aventi diritto.

In presenza di tutti i requisiti, è possibile beneficiare del bonus elettrico sia per disagio economico che del bonus per disagio fisico. Se quindi in casa vive un soggetto in gravi condizioni di salute che possiede i requisiti per il bonus per disagio fisico, la famiglia può richiedere anche questa agevolazione. Ogni nucleo familiare ha diritto a un solo bonus per tipologia – elettrico, gas, idrico – per anno di competenza.

Comuni e CAF non possono più accettare le domande specifiche per l’ottenimento del bonus per disagio economico e quelle eventualmente inoltrate non saranno valide per  il  riconoscimento.

Nulla cambia invece per le modalità di accesso al bonus per disagio fisico che continueranno ad essere su domanda da presentare al Comune di residenza o ente da esso designato.

Quanto valgono i bonus elettrici?

Il valore del bonus elettrico per disagio economico dipende dal numero di componenti della famiglia anagrafica, ed è aggiornato annualmente dall’Autorità. Per l’anno 2021 questi sono i valori: Numerosità familiare 1-2 componenti = € 128; Numerosità familiare 3-4 componenti = € 151; Numerosità familiare oltre 4 componenti = € 177.

Il valore del bonus elettrico per disagio fisico è invece differenziato in diversi livelli, in base alla potenza contrattuale e al consumo di energia attribuibile alle apparecchiature salvavita per il tempo di utilizzo. In caso di variazioni del numero di macchinari, del tempo di utilizzo o della potenza del contratto di fornitura, occorre presentare domanda di variazione, adeguando il valore del bonus alla nuova condizione.

Per quanto tempo viene riconosciuto il bonus elettrico?

Il bonus per disagio economico viene riconosciuto per 12 mesi e può sempre essere rinnovato, se sussistono ancora le condizioni per averne diritto, presentando un’apposita richiesta. Prima della scadenza, a chi beneficia del bonus viene inviata una comunicazione che ricorda la data utile per il rinnovo.

Il bonus per disagio fisico non deve essere rinnovato, e viene erogato senza interruzioni fino a quando sono in uso le apparecchiature medico-terapeutiche salvavita. Quando queste apparecchiature non vengono più utilizzate bisogna segnalarlo tempestivamente al proprio fornitore.

Come viene erogato il bonus elettrico?

L’importo del bonus, sia per disagio economico che per disagio fisico, viene scontato direttamente, in rate successive, nelle bollette che comprendono il periodo di validità dell’agevolazione. Ogni bolletta indica, in un’apposita voce a credito del cliente, la quota del bonus proporzionale al periodo cui la bolletta stessa fa riferimento.

L’erogazione del bonus in bolletta viene avviata trascorsi i tempi tecnici necessari per verificare che le domande presentate abbiano tutti i requisiti necessari per l’ammissione.

Può essere interrotta l’erogazione del bonus elettrico per disagio economico?

Sì, quando viene rilevata la mancanza o la variazione di una delle condizioni indispensabili per aver diritto all’agevolazione.

ATTENZIONE: se il cliente non ha più i requisiti per il bonus  deve informare il proprio venditore. In caso contrario, se il cliente continua a percepire il bonus senza averne titolo, viene attivata una procedura di recupero delle somme erogate a cui non ha più diritto.