Il subentro è quell’operazione che dovrai richiedere al tuo gestore (Eni, Edison, Sorgenia, Enel, Vivigas, Enerxenia, Gas Natural, Hera, Iren, Iberdrola, Acea, A2A o tanti altri) quando nella nuova casa in cui ti stai trasferendo, o ti sei trasferito, il contatore del gas è stato disattivato dal vecchio inquilino. Quello di cui avrai bisogno è dunque una riattivazione e potrai farlo con qualsiasi fornitore e, naturalmente, in qualsiasi città. Ma ecco, in pratica, come puoi fare il subentro di un contratto gas.
Come richiedere il subentro in un contratto del gas
Il subentro gas diventa necessario quando si va a vivere in una casa dove i contatti di fornitura precedenti sono stati chiusi.
La richiesta subentro gas è quindi una operazione che rende di nuovo disponibile la fornitura di un impianto che era stato attivo in precedenza. L’impianto doveva però essere intestato a un altro cliente il cui contatore è stato chiuso per cessazione del contratto di fornitura.
Una volta scelta la compagnia di energia, bisognerà seguire le procedure previste da quest’ultima. In genere la richiesta di subentro può essere effettuata:
- chiamando il numero verde o il servizio clienti: in questi casi il subentro avviene attraverso una registrazione telefonica;
- l’invio di un apposito modulo: alcune compagnie chiedono ai loro clienti di scaricare dal loro sito il modulo per la richiesta di subentro, che dovrà essere compilato e rispedito alla compagnia, con tutta la documentazione richiesta;
- online: accedendo all’apposita sezione del sito, seguendo le indicazioni fornite.
Quali documenti sono necessari per il subentro nel contratto del gas?
Nel momento in cui fai una richiesta al fornitore del gas, per concludere con esito positivo il contratto, avrai bisogno di alcuni documenti che ti consigliamo di avere a portata di mano in tale circostanza. Vediamo insieme quali sono:
- dati dell’intestatario del nuovo contratto: codice fiscale, carta d’identità, numero di telefono, indirizzo email (non obbligatorio)
- indirizzo nuovo intestatario (residenza, fornitura e recapito delle fatture)
- codice PDR che puoi facilmente trovare sulla bolletta del vecchio inquilino o il numero di matricola che, invece, si trova sul contatore
- codice IBAN se desideri l’addebito diretto sul tuo conto bancario come metodo di pagamento
Quanto costa il subentro in un contratto del gas?
Per gli utenti del Servizio di maggior tutela il subentro ha i seguenti costi: 27,03 € di oneri amministrativi; 23 € di contributo fisso; 16 € per l’imposta di bollo.
Per gli utenti del mercato libero il costo varia a seconda del fornitore gas prescelto. Si dovrà comunque versare il contributo fisso di 27,03 € a cui si aggiunge una quota che varia dai 20 € ai 60 €.
Quanto tempo occorre per il subentro in un contratto del gas?
L’iter complessivo deve impegnare al massimo 12 giorni lavorativi. Se, per responsabilità del distributore, l’attivazione avviene oltre il tempo previsto, il cliente riceve un indennizzo di 35 €. Visita la nostra pagina dedicata ai rimborsi economici al cliente finale in caso di ritardi.
Innanzitutto il distributore deve assicurarsi che la documentazione inviata sia corretta e che l’impianto sia stato installato nel rispetto delle norme di sicurezza. Se la documentazione è incompleta o manca una firma, il distributore invia una comunicazione scritta che indica il documento mancante o la parte non compilata.
Dati i tempi di riattivazione, qualora tu avessi urgenza di trasferirti nella nuova abitazione, sarà meglio muoversi per tempo per evitare disservizi alle tue utenze luce e gas.
Cosa succeede in caso di prima attivazione?
In tal caso, il fornitore ti invierà dei moduli che dovrai compilare per poter attivare il gas:
- Allegato G “Procedura con le indicazioni da seguire per ottenere l’attivazione”
- Allegato H “Conferma della richiesta di attivazione della fornitura di gas”
- Allegato I “Attestazione di corretta esecuzione dell’impianto” (modulo compilato dal tecnico specializzato che dovrà allegare i documenti richiesti dalla legge)
- Attestazione di tenuta dell’impianto.
Il distributore deve ricevere la documentazione completa entro 90 giorni solari dalla richiesta di attivazione, pena l’annullamento della pratica di attivazione.
In caso di prima attivazione o in seguito a una modifica dell’impianto gas, l’apertura della fornitura di gas può avvenire soltanto dopo un controllo della tenuta assoluta dell’impianto. Tale controllo viene effettuato dal tecnico installatore in possesso dell’abilitazione ai sensi della Legge n. 46/90. Una volta ricevuta tutta la documentazione (Allegati G,H,I) il distributore provvede a fissare un appuntamento per l’attivazione entro 10 giorni lavorativi dalla richiesta del tuo fornitore,
Prima dell’attivazione il tecnico del distributore è tenuto ad eseguire una verifica della tenuta dell’impianto stesso. La prova per impianti domestici di potenza inferiore a 35 kW è effettuata ad una specifica pressione 100 mbar, per una durata di 15 minuti. In caso di esito positivo del controllo la società di distribuzione locale provvede all’attivazione della fornitura.
Subentro e voltura: qual è la differenza?
Il subentro e la voltura sono due operazioni nettamente diverse tra loro. Come già detto, il subentro va fatto nel caso in cui occorre riattivare l’erogazione delle utenze, riallacciando quindi i contatori alla rete di distribuzione dell’energia elettrica e del gas.
La voltura prevede invece un semplice aggiornamento dei dati relativi all’intestatario dei contratti delle utenze domestiche già attive.
Entrambe le operazioni prevedono delle tempistiche piuttosto rapide e il pagamento di alcune spese extra, necessaria a coprire i costi sostenuti dal fornitore e distributore.