Il cambio fornitore gas è molto semplice: non comporta il pagamento di nessuna penale, non ha costi se nel mercato libero e tempistiche che variano da uno a tre mesi. Per effettuarlo, basta inviare la documentazione necessaria al nuovo fornitore prescelto direttamente online. Si può procedere al cambio gestore in qualsiasi momento, sia per clienti domestici che clienti business. Cambiare fornitore gas, inoltre, non comporta alcuna interruzione del gas durante il passaggio. Ma ecco come fare in pratica il passaggio.
Come fare richiesta di uno “switch” del fornitore gas
Con una semplice telefonata, oppure direttamente sul web, potrai sottoscrivere un nuovo contratto con il fornitore prescelto, cancellando totalmente il contratto con il fornitore precedente. Il nuovo fornitore dovrà farsi carico di comunicare al vecchio la recessione del contratto e dovrà portare avanti la pratica.
Una volta effettuati questi step, ti basterà aspettare: lo switch avviene sempre il primo giorno del mese. Nel frattempo, continuerai ad essere servito dal vecchio fornitore, dal quale riceverai l’ultima bolletta fino ad inizio fornitura con il nuovo.
Se il contratto con il nuovo fornitore viene sottoscritto fuori dalla sede commerciale, hai diritto ad un ripensamento per 14 giorni, che non sono da intendersi dal momento in cui si riceve il contratto a casa, ma dalla data riportata sul contratto stesso.
L’annullamento deve essere richiesto tramite uno dei canali ufficiali di comunicazione del fornitore, ovvero via fax, via raccomandata A/R oppure via e-mail, esclusivamente tramite posta certificata PEC.
Che documenti servono per cambiare fornitore del gas?
Per poter effettuare il cambio di fornitore ti serviranno:
- Nome, cognome e codice fiscale dell’intestatario.
- Dati fornitura: indirizzo, codice POD per energia elettrica e codice PDR per il gas naturale che trovi in bolletta
- Recapito telefonico/mail
- Iban (per la domiciliazione bancaria, SDD)
- Ultime bollette.
Quanto tempo ci vuole per passare a un nuovo fornitore gas?
I tempi sono essenzialmente quelli di attivazione della nuova fornitura.
In pratica, se l’utenza è domestica, una volta stipulato un contratto con l’azienda prescelta, l’attivazione avverrà una volta trascorso un mese dalla fine di quello in cui è stato sottoscritto il nuovo contratto. In ogni caso, comunque, non più tardi di sessanta giorni dopo la sottoscrizione.
Se l’utenza è business, invece, l’attivazione avverrà una volta trascorsi tre mesi dalla fine di quello in cui è stato sottoscritto il nuovo contratto di fornitura. In ogni caso, comunque, non più tardi di centoventi giorni dopo la sottoscrizione.
Se, invece, il cliente proviene dal Servizio a maggior tutela, l’attivazione avverrà secondo i tempi previsti per le utenze domestiche.
Occorre chiarire che esistono dei tempi tecnici specifici previsti per il passaggio. Di norma:
- Il cambio gestore avviene in concreto sempre il 1° giorno del mese.
- Durante il periodo di attesa il vecchio cliente verrà ancora servito dal vecchio gestore e sarà da questi che riceverà l’ultima bolletta di conguaglio.
- Poco prima del cambio sarà il distributore a comunicare la lettura del contatore al nuovo gestore, così la fatturazione partirà in modo corretto.
A regolare le tempistiche del cambio fornitore gas ci sono delle leggi che fissano il temine per il recesso dal vecchio contratto. Il vecchio contratto, è sempre meglio ricordarlo, in caso di cambio fornitore dovrà essere inoltrato al nuovo gestore.
Informazioni utili se vuoi cambiare il tuo fornitore gas
Se non hai mai cambiato fornitore di gas, ci sono alcune cose che devi necessariamente sapere:
- Il cambio fornitore nel mercato libero è gratuito;
- Non esistono penali quando lasci il vecchio fornitore (a differenza di quanto accade per internet). Non hai alcun vincolo contrattuale con il fornitore di energia elettrica e gas, quindi puoi lasciarlo in qualsiasi momento se non sei soddisfatto del prezzo pagato e/o del servizio;
- Il cambio NON prevede nessuna interruzione delle forniture di energia elettrica o del gas metano. Luce e gas non subiranno quindi interruzioni durante il passaggio al nuovo fornitore;
- NON occorre sostituire il contatore;
- L’energia elettrica ed il gas metano forniti resteranno gli stessi. A cambiare infatti è la società di vendita e non la società distributrice, motivo per cui se il tuo contatore è di E-distribuzione, Areti (Gruppo Acea), ecc., sei comunque libero di attivare l’utenza con il fornitore che preferisci.
Cos’è il codice PDR?
Il codice PDR è univoco e corrisponde alla posizione fisica del contatore del gas. Non viene autodeterminato, ma è assegnato dal distributore nel momento in cui avviene l’allacciamento e la posa del contatore. È composto da 14 cifre: 4 cifre corrispondono al codice dell’impresa di distribuzione stabilito dall’Autorità e le altre 10 cifre al codice numerico relativo all’utente.
Si può trovare in 3 modi:
- puoi rintracciarlo direttamente sulla bolletta;
- può essere presente su un talloncino posizionato sul contatore stesso;
- puoi anche anche rivolgerti direttamente al distributore di zona.
Il PDR identifica il contatore gas e viene usato per più scopi:
- contrattualizzarsi;
- richiedere servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria sul contatore;
- richiedere bonus sociale se se ne ha diritto.