Sei preoccupato perché non c’è il gas nella casa nuova in cui stai per traslocare? Ti hanno bloccato il contatore e ti stai chiedendo il motivo? Ecco tutti i nostri consigli su cosa fare in ogni situazione per poter riattivare il prima possibile il servizio e avere il gas in casa senza intoppi. Il cliente richiede l’attivazione alla società di vendita con la quale è stato stipulato il contratto di fornitura. Il venditore è tenuto a trasmettere la richiesta al distributore entro 2 giorni lavorativi. Ma ecco come fare.
Procedura da seguire per attivare una fornitura del gas
Il cliente finale che realizza un nuovo impianto, affida i lavori (per esempio l’installazione della caldaia o dei fornelli) a un installatore in possesso del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali previsti dalla legge oppure, in alternativa, in possesso di una visura camerale che attesti gli stessi requisiti. L’installatore ha quindi l’obbligo di certificare la corretta progettazione, esecuzione e verifica dell’impianto di utenza, nel rispetto dei criteri essenziali di sicurezza ai fini della pubblica incolumità.
Il cliente farà poi la richiesta di attivazione al venditore con cui ha stipulato il contratto di fornitura.
In occasione della richiesta di attivazione della fornitura, la società di vendita consegna al cliente finale:
- l’allegato G/40 contente le informazioni esplicative della procedura di richiesta di attivazione della fornitura,
- l’allegato H/40 (conferma della richiesta di attivazione della fornitura già compilato nella sezione di propria competenza) che dovrà essere completato e firmato dal cliente,
- l’allegato I/40 (attestazione di corretta esecuzione dell’impianto) già compilato nella sezione di propria competenza, che dovrà essere compilato e firmato dall’installatore che ha realizzato l’impianto.
La documentazione sopra indicata e tutti gli allegati previsti devono essere trasmessi dal cliente al distributore territorialmente competente, al recapito indicato sulla stessa, entro e non oltre i 120 giorni solari successivi alla data di richiesta di attivazione della fornitura presentata al venditore, pena l’annullamento della richiesta e la necessità di presentarne una nuova.
Se la documentazione è completa e correttamente compilata in ogni sua parte e l’accertamento ha esito positivo, il distributore attiva la fornitura nei tempi previsti.
Se la documentazione non è completa, il distributore avvisa il cliente, indicandogli che cosa manca; il cliente dovrà inviare i documenti mancanti entro i successivi 30 giorni lavorativi; in mancanza il distributore.non potrà procedere all’attivazione della fornitura e annullerà la richiesta. Se il distributore riscontra delle non conformità alle leggi e norme tecniche vigenti, informa il venditore ed il cliente che l’accertamento ha avuto esito negativo. Il cliente dovrà presentare una nuova richiesta di attivazione, dopo aver eliminato le non conformità riscontrate e poter quindi ripresentare tutta la documentazione completa e conforme.
Se dopo l’attivazione l’installatore, effettuando le prove di sicurezza e funzionalità, riscontra dei problemi, ne informa il distributore, che sospenderà la fornitura fino a che l’impianto non verrà regolarizzato e il cliente non presenterà una nuova richiesta.
Una procedura simile si applica per gli impianti non nuovi ma modificati (ossia che hanno subito operazioni di ampliamento o manutenzione straordinaria) o trasformati (ossia precedentemente alimentati con altro tipo di gas), anch’essi soggetti ad accertamento documentale.
Quali documenti e info occorrono per l’attivazione di una fornitura gas?
Per poter attivare un contatore del gas hai bisogno dei seguenti dati:
- Nome, cognome, codice fiscale e documento d’identità del nuovo intestatario del contratto;
- Dati della fornitura: indirizzo e codice PDR o matricola contatore;
- Tipo d’uso per la fornitura (uso cottura e acqua calda oppure cottura, acqua calda e riscaldamento);
Il codice PDR identifica l’utenza del gas, è reperibile da una qualsiasi bolletta del gas, se non hai una bolletta a disposizione e non sai come trovarlo, visita la pagina su dove trovare il codice PDR.
Quali sono i costi per l’attivazione di una fornitura del gas?
La prestazione di attivazione ha un costo, a favore del distributore, pari a 30 € se il contatore è fino alla classe G6, a 45 € per contatori più grandi. Tale costo si somma a quello dell’accertamento documentale, ove previsto.
Indipendentemente dal fatto che l’esito dell’accertamento sia positivo o negativo, il costo dell’accertamento documentale viene addebitato dal venditore nella prima fattura utile. L’importo è variabile in funzione della portata termica complessiva dell’impianto.
Per utenti domestici (impianti con portata termica complessiva fino a 35 kW) l’importo è pari a 47 euro.
Quali sono i tempi per l’attivazione di una fornitura del gas?
La fornitura viene attivata dal distributore locale entro 10 giorni lavorativi dalla data in cui ha ricevuto la richiesta inviata dal venditore per conto del cliente finale.
Se per cause imputabili al distributore la fornitura viene attivata oltre il tempo previsto, il cliente con contatore fino alla classe G6 (solitamente domestico) deve automaticamente ricevere un indennizzo di 35 € se la prestazione viene eseguita entro il doppio del tempo stabilito, di 70 € se viene eseguita entro il triplo del tempo stabilito, di 105 € se viene eseguita oltre il triplo del tempo stabilito.
Per una nuova fornitura, una volta che l’allacciamento alla rete di distribuzione è già stato realizzato, il distributore deve verificare la documentazione tecnica relativa all’impianto interno del cliente finale, per accertare se l’impianto è stato installato nel rispetto delle vigenti norme di sicurezza (cosiddetto accertamento documentale):
Se l’esito dell’accertamento è positivo, il distributore deve attivare la fornitura entro 10 giorni lavorativi dal giorno in cui ha ricevuto la documentazione richiesta completa e correttamente compilata;
Se la documentazione pervenuta non è completa, il distributore invita il cliente ad integrare la documentazione entro i successivi 30 giorni lavorativi, pena l’annullamento della richiesta;
Se l’accertamento evidenzia delle non conformità alle leggi e norme tecniche vigenti, il distributore, almeno due giorni prima della data concordata per l’attivazione della fornitura, notifica al cliente finale l’esito negativo e lo invita ad eliminare le non conformità rilevate, e a presentare quindi una nuova richiesta di attivazione, corredata da tutta la documentazione completa e congruente.
Se per cause dipendenti dal distributore la fornitura non viene attivata nelle tempistiche indicate, il cliente con contatore fino alla classe G6 (solitamente domestico) ha diritto ad un indennizzo automatico base di 35 € se la prestazione viene eseguita entro il doppio del tempo stabilito, di 70 € se viene eseguita entro il triplo del tempo stabilito, di 105 € se oltre il triplo del tempo stabilito.