La ricostruzione dei consumi elettrici viene fatta dal distributore di zona quando, verificato il tuo contatore, si accorge che è rotto o guasto. In questi casi, devi essere informato della rottura o guasto e ti deve essere consegnata copia del verbale compilato al termine della verifica. Nella ricostruzione dei consumi ci sono poi precise regole, che però molto spesso non vengono rispettate. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza e capire come deve essere effettuata la ricostruzione dei consumi. Come si può, infine, contestare una ricostruzione dei consumi che consideriamo errata in relazione al nostro caso specifico?
Quando viene fatta la ricostruzione dei consumi elettrici
Una volta accertato il malfunzionamento del contatore, cioè un errore in eccesso o in difetto, rispetto alla registrazione dei consumi che sia superiore all’errore ammesso dalla norme tecniche, l’esercente deve procedere alla ricostruzione dei consumi e al successivo conguaglio, fornendo all’interessato adeguata comunicazione; all’esito della verifica del contatore deve essere consegnato all’interessato il verbale di verifica.
Il periodo di tempo cui la ricostruzione si deve riferire, detto anche periodo di ricostruzione dei consumi è intervallo di tempo compreso tra il momento in cui si è verificato il guasto o la rottura del gruppo di misura, se determinabile con certezza, ed il momento in cui l’esercente provvede alla sostituzione o riparazione del gruppo di misura medesimo.
Come viene effettuata la ricostruzione dei consumi luce
Se da un controllo svolto dal distributore, oppure in seguito a richiesta di verifica del contatore da parte del cliente, vengano accertati errori superiori ai limiti ammissibili dalla normativa vigente, il distributore deve ricostruire i consumi registrati erroneamente:
- se è possibile stabilire con certezza il momento del guasto, si prende come periodo di riferimento quello compreso tra il momento del guasto del contatore e il momento in cui il distributore provvede a sostituire oppure a riparare il contatore;
- se non è possibile stabilire con certezza il momento del guasto del contatore, il periodo di riferimento per ricostruire i consumi può essere al massimo di un anno prima del giorno in cui è stata effettuata la verifica del contatore.
Per il periodo di ricostruzione individuato con queste modalità, il distributore ricostruisce i consumi tenendo conto della percentuale di errore riscontrata. Qualora il tipo di guasto non consenta di rilevare la percentuale di errore, la ricostruzione deve prendere a riferimento i consumi del cliente riferiti agli ultimi due periodi corrispondenti a quello ricostruito e precedenti il guasto.
Tuttavia devi sapere che hai la possibilità di presentare documenti che attestino una eventuale variazione dei consumi, rispetto a quelli storici utilizzati per la ricostruzione. In questo caso, il cliente può comunicare, e provare (con elementi documentali) le variazioni del profilo dei consumi, nel periodo di ricostruzione rispetto a quelli prodotti nel periodo preso a riferimento dall’esercente.
L’importo dovuto in base agli esiti della ricostruzione e la documentazione giustificativa, le modalità di determinazione del momento del guasto, le stime dettagliate e la metodologia di stima utilizzata, devono essere comunicate al cliente non più tardi di due mesi dalla verifica (salvo documentabili ragioni tecniche).
Per contestare i risultati della ricostruzione dei consumi, il cliente ha 30 giorni di tempo dal momento in cui ne riceve la comunicazione scritta dei risultati della ricostruzione. Potrà, in particolare, fornire la documentazione riguardante le eventuali variazioni dei suoi consumi rispetto ai consumi degli anni precedenti. Nel corso della risoluzione di una controversia sulla ricostruzione dei consumi, la fornitura di elettricità al cliente non può essere sospesa a causa del debito relativo alla ricostruzione dei consumi.
A che periodo si deve riferire la ricostruzione dei consumi?
La ricostruzione dei consumi riguarda il periodo che va da quando si è verificato il guasto o c’è stata la rottura del contatore fino al momento della sua sostituzione o riparazione. Come si fa la ricostruzione se è noto il giorno del guasto?
Se è certo il giorno in cui è avvenuto il guasto, i consumi devono essere ricostruiti da questo momento fino a quello della sostituzione del contatore. Attenzione però, se questo periodo è superiore a cinque anni, dovete pagare solo i consumi degli ultimi cinque anni perché quelli precedenti sono prescritti e quindi non sono dovuti.
Cosa succede se la data del guasto non è certa?
In questo caso i consumi possono essere ricostruiti per un periodo non superiore ad un anno dal giorno della verifica del contatore e può essere incluso anche il periodo compreso tra la data della verifica e quella di sostituzione del contatore. Quindi, se la data del guasto è incerta o sconosciuta, la bolletta con ricostruzione dei consumi non può eccedere l’anno. Attenzione però che questa è una, scomoda, regola che molti fornitori e distributori facilmente dimenticano…
Se l’azienda elettrica procede alla sostituzione del contatore deve rendere nota all’utente la ricostruzione dei consumi prima della sostituzione. Se questa deve essere necessariamente immediata perché il contatore non è riparabile, l’azienda deve far prendere visione all’utente dei consumi registrati fino a quel momento e l’utente deve sottoscriverli.
Entro quanto la ricostruzione deve essere comunicata e come contestarla?
Prima dell’eventuale sostituzione del contatore e, salvo ragioni tecniche, non più tardi di due mesi dalla data di verifica del contatore stesso, ti deve essere comunicato l’importo dovuto, la documentazione giustificativa di tale importo, le modalità di determinazione del momento del guasto o della rottura del contatore, le stime dettagliate della ricostruzione ed il metodo di stima utilizzato.
L’utente ha la possibilità di contestare la ricostruzione esibendo “elementi documentali” dai quali risulti la data certa della rottura del contatore o l’eccessivo consumo dei due periodi precedenti di riferimento, dovuto a esigenze contingenti e del tutto temporanee o anomale (ad esempio, per lavori in casa).
Da quando ricevi la comunicazione scritta con i risultati della ricostruzione dei consumi hai 30 giorni di tempo per presentare per iscritto osservazioni, documenti e per contestare la ricostruzione del tuo consumo. Non pagando la bolletta con ricostruzione dei consumi non si rischia la sospensione della fornitura di energia elettrica, almeno sino a che non è stata definita la tua contestazione scritta.