Componenti tariffarie bollette elettrica: quali sono

Le bollette dell’elettricità sono costituite fondamentalmente da quattro macro voci: (1) l’energia consumata; (2) i costi per la gestione della rete elettrica (distribuzione, contatori, etc.); (3) l’IVA e le altre imposte; (4) gli oneri generali di sistema. Di queste quattro macro voci, l’unica che rimane effettivamente nelle casse delle società di vendita (ovvero di chi ci manda a casa regolarmente le bollette) è la prima, relativa all’energia realmente consumata dal cliente e fornita dal venditore. In questo articolo vedremo, voce per voce di spesa, cosa il consumatore paga esattamente con la propria bolletta elettrica.

Le componenti tariffarie della bolletta elettrica sono fondamentalmente quattro: (1) la spesa per la materia energia; (2) la spesa per il trasporto e la gestione del contatore; (3) le imposte, ovvero l’Iva e l’accisa; (4) la spesa per i cosiddetti “oneri di sistema” (messa in sicurezza del nucleare, contributi per le tariffe elettriche alle ferrovie ma soprattutto per le energie rinnovabili, etc.). Dal 1° gennaio 2016, inoltre, è entrata in vigore la nuova bolletta elettrica, la cosiddetta “bolletta elettrica 2.0”.

Per quanto riguarda (1) la spesa per la materia energia, Il prezzo è composto da una quota fissa (euro/anno), una quota energia (euro/kWh), con prezzo differenziato per fasce orarie per utenze con contatore elettronico teleletto. Il prezzo per la materia energia può essere aggiornato ogni trimestre per i clienti domestici in regime di maggior tutela, ogni mese per tutti gli altri, considerato anche che questi “altri” clienti hanno di solito consumi maggiori rispetto a quelli domestici.

La spesa per la materia energia comprende, oltre al costo della “materia prima” – ovvero dell’elettricità –  gli importi fatturati relativamente alle diverse attività svolte dal venditore per fornire l’energia elettrica al cliente finale. Il prezzo complessivo applicato in bolletta sotto questa voce è dato infatti dalla somma dei prezzi per le seguenti componenti: energia (PE), dispacciamento (PD), perequazione (PPE), commercializzazione (PCV), componente di dispacciamento (DispBT).

Per quanto riguarda (2) la spesa per il trasporto e la gestione del contatore, la tariffa in questione è composta da: una quota fissa (euro/anno), una quota potenza (euro/kW/anno), una quota energia (euro/kWh). Comprende gli importi fatturati per le diverse attività che consentono ai venditori di consegnare ai clienti finali l’energia elettrica. Il prezzo complessivo comprende le componenti della tariffa di trasporto, distribuzione e misura e le componenti tariffarie UC3 e UC6.

La componente UC3 è a copertura degli squilibri dei sistemi di perequazione dei costi di trasporto dell’energia elettrica sulle reti di trasmissione e di distribuzione, nonché dei meccanismi di integrazione, espressa in centesimi di euro/kWh. La componente UC6 è a copertura dei costi riconosciuti derivanti da recuperi di qualità del servizio, ed è espressa in centesimi di euro/KW e /kWh per i domestici, mentre per gli altri utenti è espressa in centesimi di euro/pp e centesimi di euro/kWh.

Per quanto riguarda (3) le imposte, esse comprendono l’imposta di consumo (accisa) e quella sul valore aggiunto (IVA). L’accisa si applica alla quantità di energia consumata; i clienti domestici con potenza fino a 3 kW godono di aliquote agevolate per la fornitura nell’abitazione di residenza. L’’IVA si applica sull’importo totale della bolletta.  Attualmente, per le utenze domestiche è pari al 10%, per le utenze non domestiche è pari al 22%; alcune attività produttive godono dell’aliquota ridotta pari al 10%.

Per quanto riguarda, infine, (4) la spesa per gli oneri di sistema, si tratta di tariffe che possono variare nel corso del tempo in corrispondenza del fabbisogno per la copertura degli oneri; di norma, esse vengono riviste ogni trimestre e sono composte da: una quota energia (euro/kWh), una quota potenza (euro/kW/anno), ed una quota fissa (euro/anno). La quota potenza non è applicata alle abitazioni, mentre la quota fissa non è applicata alle abitazioni di residenza anagrafica.

L’incidenza in bolletta degli oneri di sistema e delle altre tre voci di spesa tipiche.

La spesa per gli oneri di sistema comprende gli importi fatturati per la copertura di costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico, che vengono pagati da tutti i clienti finali del servizio elettrico. Sono, in pratica, una serie di “gabelle” introdotte con leggi e decreti ministeriali. Il loro prezzo complessivo comprende, dal 1° gennaio 2018, le componenti: ASOS (oneri generali relativi al sostegno delle energie da fonti rinnovabili e alla cogenerazione CIP 6/92) e ARIM (rimanenti oneri generali).

Fino al 1° gennaio 2018, invece, le componenti degli oneri di sistema presenti in bolletta erano ripartite nelle seguenti: A2 (oneri per il decommissioning delle centrali nucleari), A3 (incentivi alle fonti rinnovabili), A4 (agevolazioni per il settore ferroviario), A5 (ricerca di sistema), Ae (agevolazioni alle industrie energivore), As (oneri per il bonus elettrico), UC4 (imprese elettriche minori), UC7 (promozione dell’efficienza energetica), MCT (enti locali che ospitano impianti nucleari).

La percentuale della spesa per gli oneri di sistema in bolletta è molto aumentata negli ultimi 10 anni, fino ad arrivare in certi periodi al 25% della spesa totale e ad attestarsi ad oggi intorno al 20%. Da anni, gli investimenti di politica industriale per finanziare le rinnovabili, smaltire le scorie della nostra breve avventura nucleare, prevedere degli sconti ad aziende energivore per far continuare loro l’attività, etc. sono pagati con i soldi presi dalle tasche dei consumatori, anche dei più vulnerabili!

Le nuove bollette “semplificate” o “2.0”per le forniture di elettricità o gas o per quelle dual fuel, in ottemperanza alle norme europee, adottano uno schema unico valido sia per l’elettricità sia per il gas, e devono essere corredate da spiegazioni e risultare più facilmente confrontabili fra loro, in modo da garantire una maggior trasparenza non solo dei prezzi ma anche delle clausole contrattuali, e da permettere così ai clienti di valutare la convenienza o meno per il proprio caso specifico.

Lo schema della nuova bolletta è composto da un quadro sintetico e da un quadro di dettaglio. Il “quadro sintetico” contiene le informazioni principali: il profilo delle forniture e le caratteristiche del servizio offerto, il riepilogo dei consumi del periodo, l’importo da pagare, la scadenza della bolletta, i numeri per eventuali reclami e il servizio guasti. Il “quadro di dettaglio”, invece, riporta in dettaglio la spesa, con le varie voci da pagare, il costo per i “servizi di vendita” e la tariffa per i “servizi di rete”.

l servizi di vendita riportati in una bolletta sono tutti quei servizi “liberalizzati”, ovvero a costo variabile in relazione al fornitore di energia elettrica scelto dall’utente finale, che può dunque farvi un’offerta personalizzata. Questo “costo variabile” incide, in media, per un 60-70% sul costo totale finale di fornitura e comprende diverse voci, tra le quali il “prezzo dell’energia” ed il “prezzo di dispacciamento” (quest’ultimo è il servizio che garantisce un equilibrio tra energia prelevata e immessa in rete).

I servizi di rete riportati in bolletta, invece, sono tutti quei servizi “tariffati”, ovvero a costo fisso e non variabili in relazione al fornitore di energia elettrica scelto dall’utente finale, che garantiscono la distribuzione, il trasporto e la misurazione (per mezzo di contatori), da parte delle imprese di vendita, dell’energia elettrica fornita all’utente finale. Le tariffe del servizio di rete sono uniformi per tutto il territorio nazionale, e incidono per circa il 15% sul costo totale lordo.

Puoi trovare maggiori informazioni sull’argomento e, soprattutto, abbattere notevolmente la tua bolletta energetica con la guida pratica alla scelta del fornitore luce e gas sul mercato libero, che puoi trovare qui. Non capisco, infatti, perché in Italia si debba continuare a pagare l’energia più che in tutta l’Europa!



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