Cosa è il codice POD e dove si trova sulla bolletta luce?

Il cosiddetto “codice POD”, o semplicemente POD (acronimo di “Point of Delivery”, ovvero “punto di consegna”) è il codice identificativo della fornitura elettrica e serve a individuare il punto di prelievo dell’energia elettrica su tutto il territorio nazionale. Il codice POD rientra tra le informazioni obbligatorie che devono essere presente sulla bolletta elettrica. Solitamente, questo codice è posto in vista nella bolletta, quasi sempre nella parte alta, a destra o a sinistra della fattura emessa al consumatore finale, ma occorre fare attenzione a non confondere il codice POD con il codice cliente.

Il codice POD è un codice alfanumerico univoco che nasce con la funzione di identificare un’ utenza di fornitura situata nel territorio nazionale. Per semplificare il concetto e renderlo più comprensibile, può essere paragonato al Codice Fiscale di una persona o alla Partita Iva di una ditta o di una società, ossia è unico e appartiene ad una ed una sola persona, ditta o società. Non si troveranno mai due codici POD uguali, cosi come non si troveranno mai due Codici Fiscali o Partite Iva uguali.

Il punto di consegna o di prelievo dell’energia elettrica è il punto fisico in cui l’energia viene consegnata dal venditore al cliente finale. Ogni abitazione è collegata al sistema di distribuzione di energia elettrica locale tramite un Punto di Prelievo. Il POD è dunque il codice identificativo dell’utenza. Lo riconoscerai facilmente: il codice è sempre preceduto dalla sigla POD; è un codice alfanumerico, ovvero composto da lettere e numeri per un numero totale di 14/15 caratteri; inizia sempre con IT (sigla dell’Italia).

Mentre il codice cliente cambia e varia in base al fornitore a cui si ci appoggia per la gestione del servizio, il codice POD, una volta assegnato, non cambia mai. Quindi il codice POD resta uguale anche in caso di voltura, subentro oppure cambio di gestore. Questo codice viene fornito al consumatore finale nel momento in cui viene effettuato un allacciamento della fornitura dell’energia elettrica di un immobile alla rete nazionale, quindi nel momento in cui viene istallato il contatore.

Nel caso in cui non si sia a conoscenza del codice, è molto semplice ottenerlo: chiamando il servizio clienti del proprio fornitore, infatti, basterà comunicare il proprio indirizzo di casa per ottenere il codice senza difficoltà. Di solito, comunque, il codice POD è presente in bolletta posto ben in vista nella bolletta (quasi sempre nella parte alta, a destra o a sinistra della fattura) e sul contatore, oltre ad essere comunicato al momento dell’allacciamento della fornitura e l’installazione del contatore.

Il codice POD è una composizione alfanumerica costituita da alcuni elementi obbligatori e significativi, rappresentati dal prefisso univoco che rappresenta la nazione del punto di consegna: ad esempio, per l’Italia è rappresentato da IT. Seguono tre cifre che rappresentano l’identificazione della società che si occupa di fornire il servizio di energia, a cui viene agganciata la lettera E, con funzione convenzionale nazionale, per indicare la fornitura di energia elettrica. Attaccate subito dopo a questa lettera seguono otto cifre, che servono ad indicare il punto di prelievo nazionale specifico.

Più precisamente, la composizione del codice POD è la seguente:

  • Le lettere IT all’inizio, che rappresentano il codice nazione indicante la nazionalità del punto di fornitura;
  • Tre cifre indicanti il codice del distributore e che permettono, dunque, di identificarlo;
  • La lettera E, che è stata selezionata dall’Authority (Arera) per indicare l’energia elettrica;
  • Otto cifre, che stanno ad identificare il punto di prelievo;
  • La chiave di controllo, un carattere opzionale che si può anche omettere.

Il codice POD solitamente si trova nel primo foglio della bolletta della luce sotto la voce: “Dati di Fornitura”. Il codice è anche presente sul display delle funzioni del contatore elettronico come Identificazione cliente: su alcuni modelli di contatore elettronico, basta premere il pulsante di attivazione del display fino a vederlo comparire. Inoltre puoi di solito trovarlo online nell’area clienti del portale web (o della app per iPhone e Android) del tuo fornitore di luce, nella sezione “I miei prodotti” o similare.

Se il distributore locale è E-distribuzione (ex Enel Distribuzione), che serve l’86% delle utenze elettriche in Italia, il contatore sarà il modello dell’Enel. In questo modello, premendo il pulsante grigio, si visualizza il Numero Cliente, con cui possiamo ricavare il codice POD molto semplicemente. Puoi ricostruire il codice POD ponendo davanti al numero cliente la seguente sigla: IT001E. Questo non vale se il distributore locale è un’altra società anche se il contatore è simile, perché cambia il codice del distributore.

Se il distributore locale è un’altra società diversa da E-distribuzione il procedimento è analogo. Prima di tutto controlla se il display del tuo contatore elettronico della luce indica direttamente il codice POD, che inizia con IT. Altrimenti prendi nota del numero cliente composto da 8 oppure da 9 cifre numeriche. Il contatore della luce di Ireti (gruppo Iren), ad esempio, fa visualizzare direttamente il codice POD dell’utenza, così come il contatore di Unareti a Milano. Sul contatore di Areti a Roma, del gruppo Acea, viene visualizzato sul display solo il numero utenza con 7 cifre.

Dato che il POD è un codice personale, bisogna fare molta attenzione a non fornirlo a personale non identificato, questo perché attraverso la comunicazione di tale codice è possibile, anche telefonicamente, effettuare passaggi di forniture da una società ad un’altra. Per tale motivo, non dobbiamo mai fornire a persone sconosciute la nostra bolletta elettrica. In questo modo possiamo evitare di imbatterci in truffe di cambi di gestore non realmente autorizzati o effettuati inconsapevolmente.

In effetti, la cosiddetta “truffa del POD” è molto diffusa, con inconsapevoli cittadini che si ritrovano abbonati a sorpresa a nuovi e più costosi servizi di energia elettrica senza averne mai fatto richiesta e, soprattutto, senza aver mai dato il consenso al passaggio da un gestore all’altro o da un contratto all’altro. I truffatori approfittano della buona fede degli utenti meno accorti, tentando di carpire questo dato in due modi: al telefono, attraverso un call center, oppure letteralmente sul pianerottolo di casa.

A chi non è mai capitato di ricevere una visita da parte di ragazzi che, con modi garbati, si presentano come “addetti” o “operatori” dell’azienda della luce o del gas? Magari anche dotati di cartellino di riconoscimento che tuttavia, guarda caso, non corrisponde quasi mai alla società che viene menzionata alla presentazione. La tecnica è la stessa del call center: chiedere di vedere l’ultima bolletta dell’energia o del gas per capire se l’importo sia anomalo. Una rapida occhiata al numero POD e il gioco è fatto.

Pertanto, se vogliamo evitare brutte sorprese non dobbiamo consegnare mai la bolletta con allegato codice POD a chi abbiamo davanti, non comunicarlo mai per telefono né, tantomeno, firmare qualsivoglia documento, anche se al momento può sembrare incredibilmente vantaggioso: basta pochissimo infatti perché si caschi in un vortice di contratti non richiesti, stipulati con gestori mai contattati, dal quale è poi difficilissimo uscire. Almeno senza pagare delle salate penali, pur avendo noi ragione.

Infine, se vuoi risparmiare sulle tue bollette di luce e di gas con una scelta “intelligente” e informata dei rispettivi fornitori, ti suggerisco la guida più completa e aggiornata sull’argomento (accompagnata da un comparatore di prezzi), che puoi trovare qui. Perché continuare a pagare l’energia, infatti, ben più della media?

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