La bolletta della luce è strutturata in modo da fornire al cliente tutte le informazioni principali sulla sua fornitura e sui suoi consumi, rispettando quanto previsto dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). Una delle principali variabili che determinano la cifra totale di una bolletta della luce sono i kWh consumati. È questa l’unità di misura dell’energia elettrica e consiste nel calcolo di quali sono stati i nostri consumi su base oraria. Per questo è importante conoscere il costo medio per kWh. Il kWh (chilowattora) è l’unità base per la definizione del costo dell’energia elettrica e si riferisce all’energia necessaria per fornire una potenza di un chilowatt per un’ora.
Dove è indicato in bolletta il costo pagato a kWh per l’elettricità
Il costo del servizio di fornitura di elettricità è formato da quattro componenti principali:
- spesa per la materia energia;
- spesa per il trasporto e la gestione del contatore;
- spesa per oneri di sistema;
- totale imposte e IVA.
Nella prima pagina della bolletta della luce, all’interno della sezione denominata “Sintesi degli importi fatturati” (o con nome similare) sono presenti le voci di spesa che compongono la bolletta luce: spesa per l’energia, spesa per il trasporto dell’energia elettrica e la gestione del contatore (stabiliti da ARERA), spesa oneri di sistema (anch’essi stabiliti dall’ARERA). Infine, trovi imposte e IVA. In alcuni casi potresti trovare anche ricalcoli o altre partite.
Il costo per kWh comprensivo di tutte le alter voci di spesa
La bolletta elettrica riporta sia i costi sia il totale dei kWh consumati. Per conoscere il consumo unitario e il relativo costo, quindi, basterà dividere il valore riportato alla voce di vendita della corrente per il numero di kWh consumati nello stesso periodo. Questo valore è indicativo esclusivamente del prezzo netto dell’energia elettrica.
I vari gestori, tuttavia, affiancano al costo netto della vendita anche quello di una serie di servizi. Per avere il costo effettivo di un kWh, il calcolo corretto da effettuare è quello di dividere la spesa totale, così come riportata dalla bolletta, per il numero di kWh consumati. In tal modo, si avrà una panoramica più precisa dei costi comprensivi delle spese accessorie.
Cosa è la spesa per la materia energia nella bolletta luce?
È l’importo che corrisponde alle diverse attività svolte dal venditore per fornire l’energia elettrica al cliente finale. Comprende le voci relative all’acquisto dell’energia, al dispacciamento (il servizio che garantisce in ogni istante l’equilibrio tra la domanda e l’offerta di energia elettrica) e alla commercializzazione al dettaglio (legata alla gestione dei clienti) più eventuali importi fatturati relativi alle componenti dei meccanismi perequativi dei costi di approvvigionamento.
Nel mercato libero i costi per la materia energia sono stabiliti nel contratto di fornitura, ed è su questi costi che si gioca la concorrenza tra le imprese di vendita.
Cosa è la spesa per il trasporto e la gestione del contatore elettrico?
È l’importo che corrisponde ai costi sostenuti dal distributore per il trasporto dell’energia (a livello nazionale e locale) fino al contatore del cliente, e per la lettura dei consumi.
Gli importi fatturati per questa voce di spesa sono calcolati in base a una tariffa stabilita dall’Autorità con criteri uniformi per l’intero territorio nazionale e per le diverse tipologie di utenti, che comprende una quota fissa, una quota variabile e una quota potenza.
Per i clienti serviti in maggior tutela, l’Autorità definisce e aggiorna ogni 3 mesi le condizioni economiche di riferimento.
Cosa è la spesa per gli oneri di sistema nella bolletta elettrica?
È l’importo che corrisponde ai costi delle attività di interesse generale per il sistema elettrico, stabilite dalla legge, e che vengono pagati da tutti i clienti finali del servizio elettrico, in particolare per:
- incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate;
- messa in sicurezza del nucleare e misure di compensazione territoriale;
- copertura delle agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario;
- sostegno alla ricerca di sistema;
- copertura del bonus elettrico (non viene pagato dai clienti cui è stato riconosciuto il bonus sociale);
- copertura delle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia;
- integrazioni delle imprese elettriche minori e promozione dell’efficienza energetica.
Cosa è la voce “totale imposte e IVA” della bolletta luce?
Riguarda le voci relative all’imposta di consumo (accisa) e all’imposta sul valore aggiunto (IVA).
La bolletta riporta, oltre alla voce sintetica relativa al totale dovuto per imposte e accisa, un riquadro nel quale sono evidenziate:
- per accisa l’ammontare dei kWh cui sono applicate le singole aliquote;
- per l’IVA la base imponibile e la relativa aliquota applicata.
Costo dell’elettricità: clienti domestici vs. clienti industriali
Quando si parla di consumi energetici e di costo della corrente elettrica, quasi sempre ci si riferisce esclusivamente all’uso domestico della stessa. Va sottolineato che i costi dell’energia per scopi residenziali sono differenti da quelli per la clientela industriale.
In questo caso i contratti previsti sono diversi, in quanto prevedono consumi generalmente molto più elevati, potenze specifiche e, pertanto, una struttura dell’impianto elettrico molto più potente rispetto a quello previsto per gli appartamenti.
Se i costi per kWh dell’energia elettrica a uso industriale sono mediamente più bassi rispetto a quelli residenziali, va specificato che anche in questo caso le spese per i servizi aggiuntivi possono essere molto superiori.