Placet energia elettrica e gas: come funziona

Per evitare il rischio di essere confusi dalle proposte disomogenee dei vari fornitori di luce e gas, e facilitare l’eventuale passaggio dei clienti domestici e delle piccole aziende al mercato libero in vista dell’abolizione del mercato a maggior tutela prevista per il 1° luglio 2020, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) ha predisposto delle proposte di contratto standard che garantiscono condizioni contrattuali e una struttura di prezzo uniforme, facilitando la scelta degli utenti e tutelandone gli interessi. Non ci resta dunque che chiedere al fornitore di farci un’offerta Placet, che non può rifiutare.

Cos’è il Placet, acronimo di “Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela”? La legge n. 124/2017 stabilisce per tutti i venditori di energia (luce e gas) l’obbligo di offrire alle famiglie e alle piccole imprese almeno una proposta contrattuale “standard” di fornitura a prezzo fisso (cioè in cui il prezzo dell’energia è mantenuto fisso per un certo periodo di tempo) e almeno una proposta a prezzo variabile (in cui il prezzo varia automaticamente in base alle variazioni di un indice di riferimento).

In altre parole, tutti i fornitori di elettricità e/o gas devono inserire, nel proprio pacchetto di possibili contratti, un’offerta – chiamata appunto Placet – con un prezzo definito dal fornitore in modo chiaro e comprensibile, ma con condizioni contrattuali definite dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA). Ciò per aiutare scelte consapevoli ed informate delle persone attraverso il miglioramento della capacità di valutazione delle offerte presenti sul mercato libero.

Attualmente, la maggior parte dei consumatori non ha ancora scelto di passare al mercato libero, ma l’eliminazione del regime a maggior tutela previsto per il 1° luglio 2019 potrebbe spingere molte persone al “grande passo”, se non si vuole entrare d’ufficio nel “regime di salvaguardia”, che sostituirà di fatto quello di maggior tutela ma avrà costi maggiori. Il servizio di salvaguardia, infatti, è nato per le medie e grandi aziende che non avevano un fornitore sul mercato libero perché “cattivi pagatori”.

I contratti Placet, introdotti dalla delibera 89/2018/R/com di ARERA del 15/2/18 ed entrati in vigore il 1° marzo 2018, rappresentano offerte “ibride” fra quelle – che verranno eliminate – del mercato a maggior tutela, in cui i prezzi e le condizioni contrattuali erano fissate dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG, di recente diventata ARERA), e quelle del mercato libero, caratterizzate da una completa libertà per quanto riguarda prezzi e condizioni contrattuali, e quindi gravide di “brutte sorprese”.

A differenza delle condizioni contrattuali di altre offerte nel mercato libero, che sono proposte dal venditore e in parte modificabili (pur nel rispetto della regolazione dell’Autorità), le condizioni contrattuali delle offerte Placet sono definite dall’Autorità e sono inderogabili. Pertanto, i relativi moduli contrattuali predisposti dall’Autorità (ARERA) non possono essere modificati dai venditori: eventuali ulteriori clausole inserite nelle condizioni contrattuali si considerano non apposte.

Un esempio di modello di contratto Placet per utenze elettriche domestiche. Puoi scaricare il Pdf del modello in questione cliccando qui o dal sito di ARERA.

Non solo: i prezzi dei contratti Placet non possono privilegiare alcuni clienti a discapito di altri. Non possono, cioè, creare delle discriminazioni né sulla base della zona geografica, né rispetto ad altre variabili. Ai consumatori spetterà perciò solo il pagamento del canone (in pratica della “componente energia”, che per una tipica bolletta domestica incide per circa la metà sul totale da pagare) che i venditori potranno fissare, al contrario di quanto avviene nel mercato tutelato, in maniera libera.

Proprio l’uniformità delle condizioni contrattuali (definite escludendo ogni altro servizio aggiuntivo) e l’uniformità della struttura di prezzo permetteranno agevoli confronti diretti tra i prezzi delle diverse offerte Placet proposte dai venditori. Per garantire la maggiore semplificazione e confrontabilità delle condizioni contrattuali delle offerte Placet, tutti i venditori hanno la facoltà di utilizzare i moduli predisposti dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA).

Caratteristiche principali delle offerte Placet

In pratica, i contratti delle offerte Placet hanno una durata indeterminata, con condizioni economiche rinnovabili ogni 12 mesi. Prima della scadenza delle condizioni economiche, entro tre mesi dalla scadenza delle medesime, il venditore deve informare il cliente delle condizioni economiche che applicherà dopo la scadenza annuale. Il cliente resterà comunque libero di accettarle o meno, essendo sempre valida la facoltà del cliente di recedere dal contratto in questione in qualunque momento.

Se dunque al termine del primo anno di contratto il cliente non riceve la proposta di rinnovo scritta con i nuovi prezzi – oppure se questa documentazione viene inviata dopo la data di scadenza del primo anno di contratto – egli avrà diritto all’offerta più conveniente fra vecchie tariffe e nuova proposta, il che è un’ottima cosa. Se questa regola non viene rispettata dal fornitore, agli utenti spetterà un indennizzo di 30 euro e la possibilità di sciogliere il contratto “per inadempimento”.

A meno che il cliente non richieda esplicitamente l’invio della bolletta in forma cartacea, i Placet prevedono l’invio delle fatture via e-mail. Anche i Placet, come del resto tutti gli altri contratti, prevedono il versamento di un deposito cauzionale se l’utente decide di non attivare la domiciliazione bancaria per i pagamenti. Ma chi sceglie l’invio telematico e il pagamento con addebito diretto – ha diritto a uno sconto annuo di 6 euro per le utenze dell’energia elettrica e di 5,40 euro per quelle del gas.

Inoltre, in caso di conguagli superiori al 150% del prezzo medio delle precedenti fatture, oppure in caso di guasto del contatore, e anche qualora non venga rispettata la periodicità di fatturazione bimestrale (cosa che è tutt’altro che garantita dai normali contratti fatti sul mercato libero, portando spesso a sgradite “sorprese”), agli utenti sarà inoltre data la possibilità di chiedere delle rateizzazioni, con le stesse regole oggi in vigore per i contratti a regime di maggior tutela.

Per avere il Placet, basta richiederlo ai singoli fornitori di luce e/o gas, meglio ancora se dopo aver visitato il loro siti web per controllare la loro presenza. Se non lo espongono o contemplano, non è un buon segno, essendo obbligati a includerlo nel loro ventaglio di offerte, per cui può convenire passare a considerare altri possibili fornitori. Di solito, infatti, la serietà di un fornitore si vede da tanti piccoli dettagli, soprattutto considerato che oggi si può richiedere e concludere un contratto a distanza via web.

Ogni venditore deve per legge pubblicare almeno due proposte per questa tipologia contrattuale, diversificandole in base al tipo di utenti. In ogni caso, una dovrà essere a prezzo fisso, e l’altra a prezzo variabile (indicizzata all’andamento dei mercati all’ingrosso) ed entrambe dovranno riguardare sia il settore elettrico che quello del gas. In entrambi i casi, il prezzo dell’energia sarà articolato in una “quota fissa” espressa in €/cliente/anno e una “quota energia” espressa in €/kWh o €/Smc.

La semplice struttura di prezzo di un contratto Placet, che facilita il confronto tra fornitori del mercato libero e (finché esiste) con quello del mercato a maggior tutela.

L e offerte Placet dell’energia elettrica a prezzo variabile prevedono, in ogni mese, un prezzo indicizzato al PUN (Prezzo Unico Nazionale) espresso in €/kWh. Il prezzo è differenziato per fasce orarie in presenza di un contatore telegestito. In particolare, per i clienti domestici telegestiti, il prezzo è differenziato nelle fasce orarie F1 e F23, e per i clienti non domestici telegestiti nelle fasce F1, F2 e F3. Per i clienti, domestici e non, che non hanno un contatore telegestito, il prezzo è lo stesso in tutte le ore.

Infine, per aiutare i consumatori nella ricerca, entro agosto 2018 sarà attivo un unico sito web che farà capo ad ARERA e che raccoglierà tutte le offerte Placet, consentendo così agli utenti di confrontarle tra loro senza dover visitare i singoli siti delle società. In ogni caso, possiamo dire subito che, per chi sceglie di passare al mercato libero, questa di optare per un contratto Placet sembra essere senza dubbio la strada migliore, poiché facilita il confronto e garantisce molte importanti tutele.

Puoi trovare maggiori informazioni sull’argomento e, soprattutto, abbattere notevolmente la tua bolletta energetica con la guida pratica alla scelta del fornitore luce e gas sul mercato libero, che puoi trovare qui. Non capisco, infatti, perché in Italia si debba continuare a pagare l’energia più che in tutta l’Europa!



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