Relazione fra prezzo del petrolio e del gas

Comprendere la relazione di prezzo tra due prodotti che competono per lo stesso uso può fornire informazioni estremamente importanti e indizi sulla direzione futura del prezzo. I cambiamenti nell’offerta o nella domanda possono causare cambiamenti nei differenziali tra materie prime. Guardare queste relazioni di prezzo può aiutare un investitore o un trader a capire le dinamiche dei prezzi. Pertanto, i differenziali – o spread – tra due commodity come petrolio greggio e gas naturale possono essere uno strumento assai importante da aggiungere al tuo bagaglio di strumenti di investimento.

Il petrolio greggio e il gas naturale sono entrambe materie prime energetiche, e le usiamo per riscaldare o raffreddare le nostre case. La relazione di prezzo tra petrolio greggio e gas naturale è un esempio di spread fra le commodity, una particolarità che può essere sfruttata anche dai trader, oltre che dai consumatori. In pratica, quando uno diventa più costoso su base storica, i consumatori hanno la possibilità di passare all’altro, in particolare quando si tratta di riscaldamento.

Inoltre, spesso l’esplorazione e la produzione di gas naturale e petrolio greggio risultano essere correlate fra loro. Il rilascio e la cattura di gas naturale possono verificarsi, infatti, durante il processo di trivellazione petrolifera. Le riserve di petrolio o altri idrocarburi sono spesso situate in profondità nella crosta terrestre. Le crepe nella crosta terrestre possono intrappolare il gas naturale. I pozzi di trivellazione petrolifera rilasciano, quindi, spesso delle riserve di gas naturale.

Molte aziende che producono petrolio greggio producono anche gas naturale. Come le materie prime energetiche correlate, i prezzi del petrolio e del gas naturale hanno una certa relazione storica. Tuttavia, questa relazione è cambiata negli ultimi anni a causa della scoperta di nuove riserve di gas naturale negli Stati Uniti, che ha alterato per un certo periodo – grosso modo fino alla fine del 2014 – il tradizionale rapporto di prezzo tra questi due prodotti energetici.

Fino al 2009, il rapporto di prezzo medio tra gas naturale e petrolio greggio era grosso modo intorno al livello di 10: 1. Tuttavia, il petrolio è commerciato in barili, mentre il gas naturale in milioni di Btu (unità termiche britanniche o MMBtu). Il rapporto si traduce quindi in 10 MMBtu di gas naturale per un barile di petrolio. In sostanza, se il prezzo del petrolio greggio era, ad esempio, di $ 40 al barile, prima del 2009 ciò implicava un prezzo di circa $ 4 per MMBtu per il gas naturale.

La relazione di prezzo tra le due materie prime energetiche è arrivata a massimi di oltre 48:1 nel marzo 2012, quando il prezzo del petrolio greggio era superiore a $ 110 al barile e il prezzo del gas naturale era di circa $ 2,30 per MMBtu. Un significativo ritorno alla “norma” pre-2009 a lungo termine si è verificato a partire dal 2012, quando i prezzi del gas naturale hanno iniziato a muoversi più in alto ed i prezzi del petrolio greggio sono diminuiti ancora di più su base relativa.

I due seguenti grafici tracciano i prezzi del petrolio greggio Brent (un tipo di petrolio che fornisce un indice di riferimento per i prezzi del petrolio mondiale) e del gas naturale all’Henry Hub sito vicino al Golfo della Louisiana (che, di fatto, è il benchmark di prezzo globale per questa materia prima, ed è fornito dal gruppo CME), rispettivamente, da aprile 2012 a marzo 2015.

I grafici in questione mostrano che da novembre 2014 a marzo 2015, i prezzi del petrolio e del gas naturale del Brent sono diminuiti drasticamente. Ciò sembra indicare un alto livello di dipendenza e un movimento parzialmente simile dei prezzi per le due materie prime.

Il prezzo del petrolio Brent (grafico in alto) e quello (del benchmark globale) del gas naturale (grafico in basso) nell’arco di tre anni. (fonte: stockcharts.com)

Quando una merce diventa più costosa dell’altra, c’è spesso una ragione per la divergenza dei prezzi. Nel caso del petrolio rispetto al gas naturale, ha avuto a che fare con problemi di approvvigionamento. Le comprovate e probabili riserve di gas naturale da argille (shale gas) – che hanno trasformato gli Stati Uniti in Paese esportatore – hanno provocato un drastico calo dei prezzi che ha causato un differenziale tra i prezzi delle due materie prime molto più elevato rispetto alla norma storica.

Un ritorno alla norma storica nel differenziale fra materie prime può essere il risultato di una sostituzione. I consumatori, che tendono a prendere sagge decisioni economiche, spesso evitano un prodotto costoso o una materia prima per un sostituto più economico e/o , viceversa, se un prodotto diventa economico tendono a preferirlo a uno costoso. Ciò è accaduto quando la produzione di gas naturale è aumentata notevolmente con la scoperta di nuove tecnologie di perforazione dello scisto.

Tra il 2007 e il 2012, la produzione di gas naturale da perforazione di scisto è aumentata, negli Stati Uniti, di ben il 417% e la produzione complessiva è aumentata di circa il 20% nello stesso periodo. I bassi prezzi del gas naturale hanno indotto dei settori – come ad esempio il settore dei trasporti – a utilizzare più gas naturale rispetto al petrolio greggio. Il consumo di gas naturale nel settore dei trasporti è cresciuto così del 22% dal 2007 al 2012, facendo calare la domanda di petrolio da raffinare.

La US Energy Information Administration (EIA) fornisce dati storici per uno studio di correlazione tra il petrolio greggio e altri prodotti energetici. Il seguente grafico è costruito sulla base dei dati trimestrali e mostra la correlazione tra il gas naturale e le variazioni del prezzo del petrolio greggio Brent. La correlazione tra due prezzi delle attività è la misura in cui il movimento dei prezzi di un’attività mostra una somiglianza con quella del movimento dei prezzi nell’altra attività.

Correlazione tra il (benchmark globale del) gas naturale e le variazioni del prezzo del petrolio Brent del Mare del Nord (un indice di riferimento a livello mondiale).

Il coefficiente di correlazione è una misura statistica della misura in cui il prezzo del gas naturale e del petrolio greggio si muovono insieme. È anche una misura del grado in cui i prezzi si muovono insieme. Il coefficiente di correlazione è misurato su una scala da -1 a +1. Una misura di +1 indica una perfetta correlazione positiva tra due prezzi delle attività, il che significa che i prezzi delle attività si muovono insieme nella stessa direzione allo stesso grado in proporzione per tutto il tempo.

Una misura di -1 indica una perfetta correlazione negativa. Ciò significa che i prezzi delle attività si muovono nella direzione opposta l’uno rispetto all’altro nella stessa proporzione per tutto il tempo. Infine, se il coefficiente di correlazione è zero, significa che non esiste alcuna relazione tra i due prezzi. Il coefficiente di correlazione è spesso utilizzato nella costruzione di un portafoglio fornendo una misura statistica della diversificazione delle attività nel portafoglio.

Un coefficiente di correlazione tra il petrolio grezzo e il gas naturale di 0,25 indica che il cambiamento del prezzo del petrolio può rappresentare il 25% della variazione dei prezzi del gas naturale (in media, nel periodo di studio). La correlazione non è un indicatore di causa-effetto, piuttosto indica semplicemente quanta somiglianza (aumento e caduta insieme) esiste tra i modelli di prezzo delle due attività. Possiamo osservare le seguenti informazioni dal grafico sopra:

In un decennio (dal primo trimestre 2003 al terzo trimestre del 2014), la correlazione media tra i prezzi del petrolio e del gas è stata del 26,53%. Sebbene la correlazione rimanga principalmente positiva dal 2003 al 2014, diventa negativa nel terzo trimestre del 2010, quando il prezzo del petrolio greggio e del gas naturale si è mosso in direzioni diverse con grande ampiezza. Inoltre, i valori positivi di correlazione rispetto ad altri periodi di tempo sono anche di minore ampiezza, ma presentano variazioni elevate.

In altre parole, i prezzi del gas e del petrolio potrebbero non avere una relazione chiara, anche se è visibile una correlazione positiva di piccolo valore. Tali valori variabili di correlazione indicano che gli andamenti del movimento del prezzo del gas possono riflettersi solo in misura limitata nei movimenti del prezzo del petrolio. Tuttavia, durante i periodi di alti prezzi del petrolio (nel 2005 e nel 2008), il coefficiente di correlazione salta dal 26,53% a un ben più significativo 60-70%.

Per quanto riguarda, infine, la correlazione fra prezzo del gas “italiano” e prezzo del petrolio greggio OPEC, la Borsa del gas italiana è ancora troppo giovane (è nata nel 2010) per trarre conclusioni solide. Tuttavia, come si vede nel grafico qui sotto, quando il prezzo del petrolio tende a salire lo stesso accade per quello del gas, e viceversa. Ciò è segno di una correlazione significativa fra i due prezzi, almeno sul medio e lungo termine. Si noti che i prezzi delle due materie prime sono espressi in unità di misura differenti.

Il prezzo medio annuo del gas nella Borsa italiana (PSV, in €/MWh) confrontato con quello del Crude Oil OPEC (in $/barile). (fonte: Energaya 2)

Puoi trovare maggiori informazioni sull’argomento e, soprattutto, abbattere notevolmente la tua bolletta energetica con la guida pratica alla scelta del fornitore luce e gas sul mercato libero, che puoi trovare qui. Non capisco, infatti, perché in Italia si debba continuare a pagare l’energia più che in tutta l’Europa!



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